“L’Italia è una repubblica democratica, fondata sul lavoro”

Art. 1 della Costituzione della Repubblica Italiana, comma 1.

Con buona pace dei padri costituenti, questo comma ha perso molto della sua sontuosità. In questo nuovo millennio il lavoro non è più un fondamento importante, i diritti non si possono più mantenere, i doveri aumentano, le retribuzioni scendono, i guadagni dei cosidetti padroni aumentano.

Si va verso uno strano concetto, a mio avviso, di futuro: meno libertà, più sicurezza. Se rinunci ai diritti di lavoro, ti dò il lavoro e quindi uno stipendio. Se rinunci a un po’ della tua libertà personale, ti dò sicurezza nel tuo girovagare nel mondo…

Sciopero si, sciopero no

Carburante quasi finito… Scorte alimentari al minimo vitale… Approvvigionamento di materie prime ridotto ai minimi termini…

Questo sciopero degli autotrasportatori sta cominciando a sortire l’effetto voluto, ossia il caos!  In Sicilia posso capire che la protesta abbia come punto focale il disagio verso le autorità regionali, in un sistema dove lo statuto speciale dà ampi poteri al governo siciliano.

Ma i trasportatori, che in un momento di crisi così forte, con le drastiche misure adottate dal governo, con i costi che questa crisi sa producendo, si mettono a tagliare l’Italia in due, in una morsa di disagi e difficoltà già ampia e dura?? Se il settore è talmente polverizzato da aver creato migliaia di ditte individuali, per cui l’autista è anche padrone di se stesso, è stato il risultato di aver spinto solo in direzione di un modello di spostamento merci solo su gomma! Ognuno di loro ha voluto essere artefice del proprio lavoro… le imprese marginali stanno sul mercato finché riesco ad avere un minimo di reddito… ma poiché sono marginali, sono le prime a risentire degli effetti positivi/negativi dal mercato… provare a consorziarsi no eh?

Richiesta alle Istituzioni

Lo Stato chiede di aumentare l’età delle pensioni perché in EUROPA tutti lo fanno.

NOI CHIEDIAMO IN CAMBIO:

  • – di arrestare tutti i politici corrotti , di allontanare dai pubblici uffici tutti quelli condannati in via definitiva perché in EUROPA tutti lo fanno, o si dimettono da soli per evitare imbarazzanti figure;
  • di dimezzare il numero di parlamentari perche’ in EUROPA nessun paese ha cosi’ tanti politici;
  • di diminuire in modo drastico gli stipendi e i privilegi a parlamentari e senatori, perché in EUROPA nessuno guadagna come loro;
  • di poter esercitare il “mestiere” di politico al massimo per 2 legislature come in EUROPA tutti fanno;
  • di mettere un tetto massimo all’importo delle pensioni erogate dallo Stato (anche retroattive), max. 5.000, 00 Euro al mese di chiunque, politici e non, poiche’ in EUROPA nessuno percepisce 15/20 oppure 37.000,00 Euro al mese di pensione come avviene in ITALIA;
  • di far pagare i medicinali visite specialistiche e cure mediche ai familiari dei politici poiche’ in EUROPA nessun familiare dei politici ne usufruisce come avviene invece in ITALIA dove con la scusa dell’immagine vengono addirittura messi a carico dello Stato anche gli interventi di chirurgia estetica, cure balneotermali ed elioterapioche dei familiari dei nostri politici;

CARI MINISTRI, non ci paragonate alla GERMANIA dove non si pagano le autostrade, i libri di testo per le scuole sono a carico dello Stato sino al 18° anno d’eta’, il 90 % degli asili e nido sono aziendali e gratuiti e non ti chiedono 400/450 euro come gli asili statali italiani!!

IN FRANCIA le donne possono evitare di andare a lavorare part time per racimolare qualche soldo indispensabile in famiglia e percepiscono dallo Stato un assegno di 500,00 euro al mese come casalinghe piu’ altri bonus in base al numero di figli.

IN FRANCIA non pagano le accise sui carburanti delle campagne di Napoleone, noi le paghiamo ancora per la guerra d’Abissinia!!

NOI CHIEDIAMO A VOI POLITICI che la smettiate di offendere la nostra intelligenza, il popolo italiano chiude 1 occhio, a volte 2, un orecchio e pure l’altro ma la corda che state tirando da troppo tempo si sta spezzando.

Chi semina vento, raccoglie …..tempesta !!!

SE APPROVI, PUBBLICA E DIFFONDI QUESTO MESSAGGIO E CHIEDI AD ALTRI DI FARLO!!!!!

Niente spumante, grazie

Io non festeggio. Non c’è niente da festeggiare. Si chiude un’era, quella imperniata sul ruolo politico e privato di Silvio Berlusconi, ma questo non giustifica nessuna festa. Gli italiani lo hanno votato, lo hanno voluto nel 1994, nel 2001, nel 2008. Hanno scelto liberamente di designare questo signore come capo del Governo e quindi come capo del sistema amministrativo della nostra Repubblica. Esattamente come hanno designato Prodi nel 1996 e nel 2006.

Non nascondo che ho avuto dei moti di gioia quando è stato ferito (cavalletto nel 2004 e miniatura del Duomo di Milano nel 2009), ma a mente fredda mi rendo conto che è stato un errore, se non altro perché il tuo avversario politico è una persona come te e come tale, deve essere rispettata sempre, anche se ha idee e valori nettamente e profondamente diversi dai tuoi.

In secondo luogo, personalmente non voglio festeggiare le dimissioni di questo governo, perché ritengo che il momento sia molto più serio. L’Italia è a un passo dal fallimento, per colpa di un “laissez-faire” liberista che non condivido, strozzata da un’economia ferma, stagnante, chiusa da poteri e soggetti che non vogliono cambiare e perdere prerogative e privilegi. Vogliamo la botte piena e la moglie ubriaca, vogliamo che i conti siano in regola ma non vogliamo sacrifici. Ma è anche vero che in questi anni, di governi di centro-destra e centro-sinistra, poco si è fatto per la nostra economia. Io non sono un economista, ho studiato qualcosa ai tempi di ragioneria, perciò posso solo dare la mia personale visione. Siamo diventati sempre più poveri, almeno noi della maggioranza del popolo, mentre alcuni si sono arricchiti sempre più… pochi… un contrasto, una forbice demografica che progressivamente si è fatta sempre più ampia. Da una parte il grosso della popolazione che si vede ridurre il reddito per effetto delle maggiori spese dovute ai tagli agli enti locali, dall’altra una piccola parte di italiani che invece non risente di questi tagli ma che anzi, per uno strano gioco, vede aumentare il proprio reddito.

E questo, caro presidente Berlusconi, è per effetto delle sue scelte economiche. Lei ha visto aumentare il suo patrimonio personale fino a 7,8 miliardi, io invece mi trovo ancora senza lavoro, a vivere insieme alla mia famiglia, in una casa vecchia e con tanti problemi di ristrutturazione che non ci possiamo permettere, e viviamo tutti con la pensione di mamma, perché quel poco che viene fuori come guadagno dall’azienda agricola di famiglia è reinvestito per l’acquisto di trattore & attrezzature.

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Lo Stato

Ho sempre percepito lo Stato come una sorta di Grande Fratello: ci controlla, ci cura, ci protegge, ci manda a scuola, ci dà un sostegno economico nei momenti di difficoltà, ci punisce se sbagliamo…

Questo, fino a che qualcosa è cambiato. Il meccanismo si è rotto e questo mio ipotetico ideale è fallito. O meglio, crescendo e iniziando a capire come funzionano le cose, lo Stato ha cominciato a diventare una sorta di vampiro. E’ ingiusto, è inefficace, è inefficente, crea disequilibri, o peggio ancora li aumenta!

Eppure, in quella meraviglia di Carta Fondamentale che è la nostra Costituzione repubblicana, ci sono scritti dei principi che dovrebbero essere ampiamente garantiti e tutelati… E invece… non è così!

Art. 1: “L’Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.” Se fosse vero, diciamo che ci dovrebbe essere molta meno disoccupazione rispetto a quella reale, ma soprattutto il popolo dovrebbe essere veramente sovrano, ossia investito di un potere molto più forte di quanto non sia adesso (il Parlamento e molte regioni hanno attuato una legge elettorale con liste chiuse, ossia con i nomi decisi in sede di segreteria e senza possibilità di preferenza elettorale).

Art. 3: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.” Purtroppo non è così: in molte parti della Repubblica essere di colore è ancora forma di razzismo, così come per i gay/lesbiche/transex, per gli stranieri in generale, per chi non è cattolico, per chi è di sinistra/centro/destra, per chi è in condizioni disagiate o per chi è estremamente ricco/povero. E le forze di governo, poco fanno per risolvere SERIAMENTE questi problemi!
Art. 7: “Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani. I loro rapporti sono regolati dai Patti Lateranensi. Le modificazioni dei Patti accettate dalle due parti, non richiedono procedimento di revisione costituzionale.” Direi che questo è stato un errore: in primis, perché questo articolo cozza contro il 4), dove si esprime l’uguaglianza di tutte le confessioni religiose di fronte alla legge. Ma soprattutto, questo articolo apporta una supremazia incredibile a una religiose che a parole sparge amore universale, ma che nei fatti poi aizza popoli e uomini, inneggiandosi a unica depositaria dell’unica verità universale. Peccato di superbia?
Art. 8: “Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge. Le confessioni religiose diverse dalla cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti, in quanto non contrastino con l’ordinamento giuridico italiano. I loro rapporti con lo Stato sono regolati per legge sulla base di intese con le relative rappresentanze.” Perché allora molte confessioni religiose non sono state ammesse a godere di quel diabolico marchingegno dell’8×1000? Inventato dal sig. Tremonti quando era consigliere del ministero del Tesoro negli anni 80…
Art. 9: “La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.” Andatelo a dire agli insegnanti, ai genitori, agli alunni che sono stati falcidiati dalle pseudo riforme scolastiche. E a tutti quei cittadini che, in buona fede, hanno costruito in luoghi non idonei perché suggeriti da amministratori bramosi di lucrare sulla pelle della gente. E poi ci si scopre pieni di buchi e col dissesto idrogeologico…
Art. 35: “La Repubblica tutela il lavoro in tutte le sue forme ed applicazioni. Cura la formazione e l’elevazione professionale dei lavoratori. Promuove e favorisce gli accordi e le organizzazioni internazionali intesi ad affermare e regolare i diritti del lavoro. Riconosce la libertà di emigrazione, salvo gli obblighi stabiliti dalla legge nell’interesse generale, e tutela il lavoro italiano all’estero.” Falso! Chi è un lavoratore atipico ha poche o zero tutele! Uno sputo di contributi pensionistici, ma per il resto, si deve attaccare al tram! Se è vero che bisogna abituarsi ai licenziamenti facili, perché non ci sono tutele nei momenti in cui un/a lavoratore/trice è senza lavoro? Non ci sono soldi, mi si risponderà… Si si, e le mucche volano!
Art. 53: “Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di progressività.” E ditemi, se tutti sono tenuti a pagare le tasse e le imposte in ragione della propria capacità contributiva, fate in modo che TUTTI paghino. Io chiedo la fattura, la ricevuta, lo scontrino, SEMPRE! L’IVA si paga, le tasse si pagano… sono troppe? E’ vero, ma iniziamo a pagarle tutti, e non sempre i soliti limoni, spremuti e rispremuti anno dopo anno.
Art. 54: “Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi. I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore, prestando giuramento nei casi stabiliti dalla legge.” Proprio come hanno sempre fatto tutti i ladri, tangentisti e corruttori che hanno avvelenato lo Stato!

Ecco… direi che messo così, lo Stato è davvero diventato un vampiro… o no??

La grande storia dei Celti

La nascita della cultura di La Tène

L’invasione storica dell’Italia

i Celti transalpini

L’espansione danubiana

I Galati

I Celti d’Italia e Roma

L’occidente celtico nel III secolo a.C.

I Celti d’Iberia

Le città celtiche

Nascita e sviluppo degli oppida

La caduta delle nazioni celtiche

I Britanni in lotta contro Roma

 

Autore: Venceslas Kruta

Editore: Universale Storica Newton

Prezzo: €11,00

Onorevole Renato Brunetta

Queste invece le info del deputato Renato Brunetta

BRUNETTA Renato – PDL

Nato a VENEZIA il 26/05/1950
Laurea in scienze politiche; Professore ordinario di discipline economiche
Lista di elezione: IL POPOLO DELLA LIBERTA’
Eletto nella circoscrizione VIII (VENETO 2)
Proclamato il 23/04/2008
Elezione convalidata il 18/12/2008
Iscritto al gruppo parlamentare: POPOLO DELLA LIBERTA’
dal 05/05/2008
Componente degli organi parlamentari:

VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
dal 27/05/2010
sostituito dal deputato FARINA Renato
XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
dal 21/05/2008 al 27/05/2010

Incarichi di governo

IV Governo Berlusconi
Ministro senza portafoglio
dal 07/05/2008 al 08/05/2008
IV Governo Berlusconi
Ministro senza portafoglio per la pubblica amministrazione e l’innovazione
dal 08/05/2008

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Onorevole Giorgio Clelio Stracquadanio

Direttamente dal sito www.camera.it, ecco il quadro di informazioni riguardanti l’on. Stracquadanio:

STRACQUADANIO Giorgio Clelio – PDL
Nato a MILANO il 22/03/1959
Diploma di liceo classico; Giornalista
Lista di elezione: IL POPOLO DELLA LIBERTA’
Eletto nella circoscrizione III (LOMBARDIA 1)
Proclamato il 29/04/2008
Elezione convalidata il 18/12/2008
In sostituzione dell’On. MUSCARDINI Cristiana
Già senatore nelle legislature: XV
Iscritto al gruppo parlamentare: POPOLO DELLA LIBERTA’
dal 05/05/2008
Componente degli organi parlamentari:
I COMMISSIONE (AFFARI COSTITUZIONALI, DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO E INTERNI)
dal 21/05/2008
GIUNTA DELLE ELEZIONI
dal 21/05/2008
COMITATO PER LE INCOMPATIBILITA’, LE INELEGGIBILITA’ E LE DECADENZE
dal 11/06/2008

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Art. 48 comma 2 della Costituzione Italiana

Il voto è personale ed eguale, libero e segreto. Il suo esercizio è dovere civico.”

Ai tempi delle scuole medie inferiori, c’era una bellissima disciplina: “Educazione civica”.

Ora invece c’è solo diseducazione civica, su giornali, radio ma soprattutto tv.

Perciò io oggi sono andato a votare, perché ho fatto il mio dovere di cittadino, ho espletato un dovere civico!