Alle vostre continue voglie fasciste di odio verso tutto e tutti, voi che siede diventati casta di persone ignobili e miserabili, rispondo con l’art. 414 Codice penale (Fonti → Codice penale → LIBRO SECONDO – Dei delitti in particolare → Titolo V – Dei delitti contro l’ordine pubblico):
Chiunque pubblicamente istiga a commettere uno o più reati è punito, per il solo fatto dell’istigazione:
1) con la reclusione da uno a cinque anni, se trattasi di istigazione a commettere delitti;
2) con la reclusione fino a un anno, ovvero con la multa fino a duecentosei euro, se trattasi di istigazione a commettere contravvenzioni.
Se si tratta di istigazione a commettere uno o più delitti e una o più contravvenzioni, si applica la pena stabilita nel numero 1.
Alla pena stabilita nel numero 1 soggiace anche chi pubblicamente fa l’apologia di uno o più delitti. La pena prevista dal presente comma nonché dal primo e dal secondo comma è aumentata se il fatto è commesso attraverso strumenti informatici o telematici.
Fuori dei casi di cui all’articolo 302, se l’istigazione o l’apologia di cui ai commi precedenti riguarda delitti di terrorismo o crimini contro l’umanità la pena è aumentata della metà. La pena è aumentata fino a due terzi se il fatto è commesso attraverso strumenti informatici o telematici.
Capisco bene che vi siate sempre battuti contro questa norma, vi calza a pennello!
Settimane perse a vendere fumo agli italiani, a puntare fucili (metaforici) contro tutti coloro che non sono di “razza italica”, ivi compresi gli avversari politici.
Non vi meritate la mia Italia! Non vi meritate l’appellativo di onorevoli. Non vi meritate l’onore di essere italiani come Dante o Calamandrei.