Si chiude il 2023

Siamo arrivati alla fine di questo tormentato anno.

Un anno davvero accidentato, su  molti fronti, pur non essendo un “anno bisesto anno funesto” come ci dice il motto… Eppure… sono successe tante cose, sono accaduti tanti eventi, alcuni estremamente piacevoli, altri diametralmente opposti. Nonostante tutto, però, siamo ancora qui… davanti ad una tastiera, in questa stanzetta piena zeppa di scartoffie e di pensieri… che si affollano nella mente…

Vorrei dire GRAZIE a tutti coloro che mi sono stati vicini, nei momenti belli e in quelli pessimi, ma soprattutto un ringraziamento a coloro che non ci sono stati, perché al fine si sono dimostrati per quello che veramente sono.

Grazie a tutti coloro che mi hanno lanciato coltelli alle spalle, che mi hanno deriso, che mi hanno calunniato, che mi hanno denigrato. Grazie, perché ancora una volta avete dimostrato che io non sono, e non sarò mai, come voi.

Grazie alla mia famiglia, ai miei parenti, agli amici, che mi riempiono ogni giorni di affetto.

Grazie agli amici, vicini e lontani, con cui c’è ancora un bel rapporto, nonostante la distanza e le difficoltà.

Vorrei scrivere una lista di buoni propositi per il nuovo anno, ma non so se funzionerebbe… negli anni scorsi non è andata proprio bene bene quanto avrei voluto… perciò, scaramanticamente, dico solo che vorrei poter leggere tanti libri… oltre che comprarne ancora e ancora, ovviamente!!!

Auguro a tutti voi un felice anno nuovo, con gioia e amore. E che sia un anno di pace, in ogni angolo del mondo, perché ancora una volta c’è bisogno di pace, interiore e non solo.

Di nuovo un rombo

Sta partendo un’altra sessione di rally.

E di nuovo, oltre a girare le auto, girano le palle.

Secondo Wikipedia “… Il rally (letteralmente, dall’inglese, “raduno”) (in francese rallye) è una disciplina sportiva dell’automobilismo che si svolge su strade pubbliche sia asfaltate che sterrate utilizzando vetture da competizione derivate da modelli stradali. Per la precisione, si tratta di un misto tra gara di regolarità, visto che sui tratti di trasferimento le vetture devono rispettare il Codice della strada, e gara di velocità a cronometro.
In questa disciplina il regolamento prevede che ogni ostacolo naturale debba essere affrontato dai concorrenti. Per cui anche in caso di estremo maltempo la competizione deve andare avanti. Infatti non è difficile vedere gare che si svolgono in piena notte, su strade completamente innevate o in presenza di forte nebbia. Le strade pubbliche (ovviamente chiuse al traffico per l’occasione) in cui i concorrenti vengono cronometrati si definiscono prove speciali. Le prove speciali devono avere spiccate caratteristiche di tortuosità e difficoltà e possono avere una sede stradale molto stretta e sconnessa, per cui soprattutto in Italia, strade con queste peculiarità si trovano principalmente in collina e in montagna. Più raro trovarle in pianura, ma in altre nazioni con morfologie del territorio diverse non è impossibile vedere rally che si svolgono interamente in pianura. Le prove speciali non vengono allestite con dotazioni di sicurezza di alcun genere al contrario di altre specialità su strada, salvo all’occorrenza piccole protezioni in gomma o con balle di paglia su oggetti particolarmente sporgenti ed affilati come alcuni guardrail o bordi di muretti. In Italia una prova speciale non può superare i 100 km/h di media oraria pena l’esclusione dal Rally l’anno successivo. Nelle gare di Campionato del Mondo e nei Campionati Nazionali di altri Stati non c’è un limite alla velocità media.”

Non vi è bastata la morte di Ballerini, non vi sono bastate tutte le batoste accusate nelle precedenti edizioni, comprese le brutte ferite, cadute, burroni, scarpate etc.

No.

Ci risiamo.

Se non s’è ancora capito, io detesto il rally. Profondamente.

 

Non vi rendo partecipi di ciò che avevo scritto di getto in questo articolo, perché sarei tacciato di chissà quali crimini. Ma vi assicuro che, tra i tanti “sport”, questo è quello che non tollero e non tollererò MAI. E ora, mentre le auto sfrecciano sotto casa incuranti del Codice della Strada, mi ritiro nelle mie stanze. Perché in questo weekend è bene non incontrare certi esaltati della velocità.