L’Italia trema… trema ancora una volta! Trema perché un pezzo del nostro Paese viene compresso dalla zolla africana, giocando un cinico risiko mondiale…
L’Italia trema ma la parata del 2 Giugno si deve fare, anche se in misura più sobria. Eppure Forlani nel lontano 1976, lo stesso che fu travolto da Tangentopoli negli anni ’90, sospese la parata in occasione della Festa della Repubblica perché poco prima c’era stato il devastante terremoto in Friuli.
Cosa è cambiato da 36 anni ad oggi? Tanto e niente. Sono passati anni, siamo diventati un’altra nazione, ma a quanto pare non siamo cambiati in meglio. Perché mettiamo davanti alle esigenze di una regione distrutta, letteralmente distrutta, una manifestazione che potrebbe tranquillamente essere ancora più sobria di quanto proposto. Signor Presidente della Repubblica, se vogliamo onorare la Repubblica, limitiamo allora la manifestazione alla sola deposizione della tradizionale corona di alloro all’Altare della Patria, riuniamoci lì per un’ora di assoluto silenzio in memoria di una regione colpita al cuore!
Cosa costa lasciare i mezzi in rimessa? Cosa costa dire ai militari e ai civili di rimanere in caserma o in sede, senza intasare Roma? Quanto costa rimanere TUTTI a casa?
Diamo un esempio, signor Presidente: per favore, #no2giugno.
E visto che nelle prossime ore anche Sua Santità Benedetto XVI causerà una spesa di 10 milioni di euro per la sua visita a Milano… che ne dite che pure quei soldi siano dirottati alle famiglie terremotate?
E i partiti politici che rinunciano a tutto il fiume di milioni di euro di “rimborso elettorale”?