Ho sempre percepito lo Stato come una sorta di Grande Fratello: ci controlla, ci cura, ci protegge, ci manda a scuola, ci dà un sostegno economico nei momenti di difficoltà, ci punisce se sbagliamo…
Questo, fino a che qualcosa è cambiato. Il meccanismo si è rotto e questo mio ipotetico ideale è fallito. O meglio, crescendo e iniziando a capire come funzionano le cose, lo Stato ha cominciato a diventare una sorta di vampiro. E’ ingiusto, è inefficace, è inefficente, crea disequilibri, o peggio ancora li aumenta!
Eppure, in quella meraviglia di Carta Fondamentale che è la nostra Costituzione repubblicana, ci sono scritti dei principi che dovrebbero essere ampiamente garantiti e tutelati… E invece… non è così!
Art. 1: “L’Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.” Se fosse vero, diciamo che ci dovrebbe essere molta meno disoccupazione rispetto a quella reale, ma soprattutto il popolo dovrebbe essere veramente sovrano, ossia investito di un potere molto più forte di quanto non sia adesso (il Parlamento e molte regioni hanno attuato una legge elettorale con liste chiuse, ossia con i nomi decisi in sede di segreteria e senza possibilità di preferenza elettorale).
Art. 3: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.” Purtroppo non è così: in molte parti della Repubblica essere di colore è ancora forma di razzismo, così come per i gay/lesbiche/transex, per gli stranieri in generale, per chi non è cattolico, per chi è di sinistra/centro/destra, per chi è in condizioni disagiate o per chi è estremamente ricco/povero. E le forze di governo, poco fanno per risolvere SERIAMENTE questi problemi!
Art. 7: “Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani. I loro rapporti sono regolati dai Patti Lateranensi. Le modificazioni dei Patti accettate dalle due parti, non richiedono procedimento di revisione costituzionale.” Direi che questo è stato un errore: in primis, perché questo articolo cozza contro il 4), dove si esprime l’uguaglianza di tutte le confessioni religiose di fronte alla legge. Ma soprattutto, questo articolo apporta una supremazia incredibile a una religiose che a parole sparge amore universale, ma che nei fatti poi aizza popoli e uomini, inneggiandosi a unica depositaria dell’unica verità universale. Peccato di superbia?
Art. 8: “Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge. Le confessioni religiose diverse dalla cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti, in quanto non contrastino con l’ordinamento giuridico italiano. I loro rapporti con lo Stato sono regolati per legge sulla base di intese con le relative rappresentanze.” Perché allora molte confessioni religiose non sono state ammesse a godere di quel diabolico marchingegno dell’8×1000? Inventato dal sig. Tremonti quando era consigliere del ministero del Tesoro negli anni 80…
Art. 9: “La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.” Andatelo a dire agli insegnanti, ai genitori, agli alunni che sono stati falcidiati dalle pseudo riforme scolastiche. E a tutti quei cittadini che, in buona fede, hanno costruito in luoghi non idonei perché suggeriti da amministratori bramosi di lucrare sulla pelle della gente. E poi ci si scopre pieni di buchi e col dissesto idrogeologico…
Art. 35: “La Repubblica tutela il lavoro in tutte le sue forme ed applicazioni. Cura la formazione e l’elevazione professionale dei lavoratori. Promuove e favorisce gli accordi e le organizzazioni internazionali intesi ad affermare e regolare i diritti del lavoro. Riconosce la libertà di emigrazione, salvo gli obblighi stabiliti dalla legge nell’interesse generale, e tutela il lavoro italiano all’estero.” Falso! Chi è un lavoratore atipico ha poche o zero tutele! Uno sputo di contributi pensionistici, ma per il resto, si deve attaccare al tram! Se è vero che bisogna abituarsi ai licenziamenti facili, perché non ci sono tutele nei momenti in cui un/a lavoratore/trice è senza lavoro? Non ci sono soldi, mi si risponderà… Si si, e le mucche volano!
Art. 53: “Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di progressività.” E ditemi, se tutti sono tenuti a pagare le tasse e le imposte in ragione della propria capacità contributiva, fate in modo che TUTTI paghino. Io chiedo la fattura, la ricevuta, lo scontrino, SEMPRE! L’IVA si paga, le tasse si pagano… sono troppe? E’ vero, ma iniziamo a pagarle tutti, e non sempre i soliti limoni, spremuti e rispremuti anno dopo anno.
Art. 54: “Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi. I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore, prestando giuramento nei casi stabiliti dalla legge.” Proprio come hanno sempre fatto tutti i ladri, tangentisti e corruttori che hanno avvelenato lo Stato!
Ecco… direi che messo così, lo Stato è davvero diventato un vampiro… o no??